Considerazioni
sul Codice di Autoregolamentazione "Internet
e minori"
Lucio Stanca: in costante
aumento i piccoli navigatori
"Il Codice previene i rischi e
promuove l'inclusione
grazie all'uso sicuro di Internet"
Anche all'estero si guarda con attenzione
al Codice di Autoregolamentazione italiano
Il
Codice ufficiale (in PDF)
Internet è sempre
più affollato di piccoli navigatori.
"Nel terzo trimestre 2003 sono
stati oltre 1,7 milioni di minori che
in Italia hanno usato la Rete, ben 548
mila erano sotto i 12 anni, il 3% in
più rispetto al terzo trimestre
2002. Non solo, ma è anche in
aumento il tempo che i giovani trascorrono
on line: mediamente i ragazzi tra i
12 ed i 18 anni dalle 8 ore e mezzo
di navigazione del 3° trimestre
2002 sono passati alle 11 ore e mezzo
del 3° trimestre di quest'anno".
A rendere noto l'inedito scenario minorile
dell'inesplorato mondo del web è
stato Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione
e le Tecnologie, citando gli ultimi
dati Nielsen//NetRatings, alla presentazione
del Codice di Autoregolamentazione Internet
e minori, con il ministro delle Comunicazioni,
Maurizio Gasparri. "Una tendenza",
ha precisato Stanca, "che è
europea: solo in Gran Bretagna, Francia,
Germania, Spagna, Olanda, Svezia e Svizzera
oltre che in Italia, alla fine di agosto
scorso sono stati più di 13 milioni
i ragazzi sotto i 18 anni che hanno
navigato nel Web, con un incremento
di ben il 27%. E di essi 4 milioni erano
di età inferiore ai 12 anni".
È in questo
contesto, "contraddistinto da forte
espansione, che si innesta il Codice
di Autoregolamentazione, destinato ad
essere uno strumento importante perché
previene i potenziali rischi di 'distruzione
di valore sociale' che potrebbero derivare
da un uso illecito o dannoso di queste
tecnologie; mentre l'uso sicuro, o meglio
consapevole, di Internet promuove l'inclusione
delle categorie più deboli, come
i ragazzi, e più svantaggiate,
ossia i disabili, i meno giovani, chi
vive in zone remote, chi ha un basso
reddito, i disoccupati", ha aggiunto
il Stanca.
Il ministro per l'Innovazione
e le Tecnologie ha poi posto in evidenza
la novità procedurale di questa
iniziativa: "viene superato il
tradizionale generico concetto di autoregolamentazione,
rimasto in passato spesso lettera morta,
per introdurre la co-regolamentazione,
in cui l'industria si impegna a darsi
regole e ad adottarle, mente un organismo
di controllo pubblico vigila sul rispetto
delle stesse regole in una sorta di
'autoreolamentazione regolata'".
Dopo aver ricordato
che "rispetto ad altri media, che
pure offrono immagini o materiali non
appropriati, Internet ha caratteristiche
che rendono più difficile per
gli adulti esercitare un controllo responsabile
della Rete per fattori come l'anonimato
e la grande facilità di accesso",
il ministro ha sottolineato che "per
un uso consapevole da parte dei ragazzi
la scuola e il livello culturale delle
famiglie giocano un ruolo determinante
e su questo si sta muovendo il Governo.
Solo quest'anno sono ben 1.014.674 gli
alunni delle prime due classi della
scuola primaria (le ex elementari) impegnati
nei processi di apprendimento dell'uso
dell'informatica e dell'inglese".
Elencate le azioni
intraprese - il Comitato tecnico per
l'uso consapevole di Internet; l'iniziativa
"Chi ha paura della Rete";
i filtri messi a disposizione on-line
(http://www.italia.gov.it/chihapauradellarete/filtri.html)
delle famiglie; il piano nazionale antipedofilia
"Ciclope" ed il disegno di
legge del Governo contro la pedopornografia
anche a mezzo Internet - Stanca ha auspicato
"omogeneità di comportamenti
di tutti gli Stati e delle organizzazioni.
Per contrastare i contenuti illegali
e dannosi del Web la legislazione non
può infatti essere la sola risposta:
occorrono provvedimenti e iniziative
articolate, come il Codice di Autoregolamentazione,
che tra l'altro impegna chi vi aderisce
a specifiche regole e comportamenti
nell'offerta di servizi e rende riconoscibile
chi ha aderito al codice con il marchio
Internet@minori".
Il ministro Stanca ha infine reso noto
che il "Codice italiano sta riscuotendo
interesse all'estero ed è attualmente
all'esame del Programma Comparative
Media Law and Policy dell'Università
di Oxford, finanziato dalla Commissione
Europea nell'ambito del Piano d'Azione
Safer Internet".
I PUNTI QUALIFICANTI DEL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE
Obiettivi e finalità del Codice:
a) aiutare gli adulti, i minori e
le famiglie a un uso corretto e consapevole
della rete telematica, tenendo conto
delle esigenze del minore;
b) predisporre apposite tutele atte
a prevenire il pericolo che il minore
venga in contatto con contenuti illeciti
o dannosi per la sua crescita;
c) offrire, nel rispetto della normativa
nazionale ed internazionale, un accesso
paritario e promuovere un accesso sicuro
per il minore alle risorse di rete;
d) tutelare il diritto del minore alla
riservatezza ed al corretto trattamento
dei propri dati personali;
e) assicurare una collaborazione piena
alle autorità competenti nella
prevenzione, nel contrasto e nella repressione
della criminalità informatica
ed in particolare nella lotta contro
lo sfruttamento della prostituzione,
la pornografia ed il turismo sessuale
in danno di minori, attuati tramite
l'utilizzo della rete telematica;
IL PRINCIPIO DI CO-REGOLAMENTAZIONE
Molti sostengono che
il contenuto in Rete non debba essere
sottoposto a nessuna forma di limitazione
o controllo. Tuttavia, il pericolo più
serio per il mantenimento della libertà
di espressione sulla Rete e per il libero
accesso ai contenuti è rappresentato
proprio dalla difficoltà dei
Governi di sviluppare nuove forme di
regolamentazione adeguate ai nuovi media.
Si vorrebbe rispondere a fenomeni pur
deprecabili con soluzioni autoritarie
che hanno effetti negativi anche sull'uso
legittimo della Rete limitando libertà
di tutti.
In ambito Europeo sta emergendo una
consenso sempre più favorevole
nei confronti di modelli di auto-regolamentazione/co-regolamentazione
in cui l'industria si impegna a darsi
delle regole e ad adottarle, mentre
un organismo di controllo pubblico vigila
sul rispetto delle regole stesse in
una sorta di "auto-regolamentazione
regolata".
Il Codice di Autoregolamentazione "Internet
e Minori" è ispirato a questo
principio di co-regolamentazione:
È un passo avanti rispetto a
quello di auto-regolamentazione poiché
implica una condivisione di responsabilità
attraverso un accordo tra pubblico e
privato.
La logica è semplice ma efficace
poiché introduce anche meccanismi
sanzionatori e di "premialità"
definiti dagli stessi operatori sul
mercato.
Le istituzioni fissano una serie di
regole e di obiettivi politici.
Le istituzioni si limitano quindi a
partecipare al controllo l'effettivo
risultato finale.
Le imprese e le parti interessate elaborano
in dettaglio gli strumenti per l'ottenimento
di questi obiettivi.
La co-regolamentazione
è così uno strumento più
flessibile, più adattabile e
più efficace delle norme soprattutto
per quanto riguarda la protezione dei
minori problematica con implicazioni
molto delicate che investono anche la
morale soggettiva.
Naturalmente l'efficacia del modello
regolatorio può e deve essere
migliorata da una sempre più
ampia diffusione di sistemi di classificazione
dei contenuti tra gli ISPs e meccanismi
di filtraggio che permettano agli utenti
di esercitare un controllo diretto sui
contenuti.
Roma, 19 novembre 2003
A cura dell'Ufficio Stampa
del Ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie
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